Discussione:
pfc attivo/passivo
(troppo vecchio per rispondere)
Antonino
2005-09-10 12:18:41 UTC
Permalink
Ho letto nel post di oggi che si parla di pfc attivo o passivo, che cosa è
il pfc? e che differenza c'è tra attivo e passivo?

Grazie anticipatamente
Tony
Eduard Roccatello
2005-09-10 13:13:04 UTC
Permalink
Post by Antonino
Ho letto nel post di oggi che si parla di pfc attivo o passivo, che cosa è
il pfc? e che differenza c'è tra attivo e passivo?
Per PFC si intende power factor correction.
La potenza è espressa da P = V * I * cos(phi)

Il cos (phi) è il cosidetto fattore di potenza (PF) che deve essere 1
altrimenti viene "sprecata" parte della potenza totale consumata ovvero si
abbassa l'efficienza del dispositivo.

Gli alimentatori con PFC sono progettati per avere cos(phi) vicino ad
0.95 - 1. PFC si distingue fra attivo e passivo.

Il PFC Attivo utilizza un circuito per mantenere il cos(phi) costante
indipendentemente dalla potenza richiesta, il PFC Passivo utilizza un
filtro capacitivo per innalzare il cos(phi) al 95% ad una certa potenza e
col variare del carico tale valore può variare.
Ovviamente la scelta migliore ricade sul PFC attivo.

Ciao!!!
--
Eduard Roccatello
Pcimprover.it hi-tech portal - http://www.pcimprover.it
Marcello Ferrari
2005-09-11 13:41:45 UTC
Permalink
Post by Eduard Roccatello
Il cos (phi) è il cosidetto fattore di potenza (PF) che deve essere 1
altrimenti viene "sprecata" parte della potenza totale consumata ovvero si
abbassa l'efficienza del dispositivo.
Ricordo che questa potenza spreacata se non raggiunge un certo limite
(che non e' poi cosi' basso) non porta un aumento del costo della
bolletta dell'enel, per cui non e' che sia cosi' utile star li a
controllare che il proprio alimentatore sia perfettamente rifasato.

Ovviamente questi sistemi sono montati su alimentatori di fascia alta
per cui se uno li cerca indirettamente compra un alimentatore spesso
migliore.

Ciao!
--
www.madprice.it
Il nuovo sito di notizie ed informazione sul mondo dei computer!
Vuoi collaborare o dare consigli? Guarda la sezione contatti e scrivici.
www.madprice.it
Lorenz
2005-09-11 14:54:52 UTC
Permalink
Post by Marcello Ferrari
Post by Eduard Roccatello
Il cos (phi) è il cosidetto fattore di potenza (PF) che deve essere 1
altrimenti viene "sprecata" parte della potenza totale consumata ovvero si
abbassa l'efficienza del dispositivo.
Ricordo che questa potenza spreacata se non raggiunge un certo limite
(che non e' poi cosi' basso) non porta un aumento del costo della
bolletta dell'enel, per cui non e' che sia cosi' utile star li a
controllare che il proprio alimentatore sia perfettamente rifasato.
Nei vecchi alimentatori privi di PFC e magari con potenze elevate
lo "spreco" non era proprio basso...

Ciao

Lorenz
2005-09-10 13:27:57 UTC
Permalink
Post by Antonino
Ho letto nel post di oggi che si parla di pfc attivo o passivo, che cosa è
il pfc?
e che differenza c'è tra attivo e passivo?
Qui bisogna fare una premessa...infatti dal 1 gennaio 2000 è stata varata
la norma DIN EN 6100-3-2. Questa prescrive che alimentatori con potenze
tra i 75 e i 600W e oltre con assorbimento asimmetrico di corrente dalla
presa
di rete debbano riportare l'indicazione di "correzione del fattore di
potenza",
indicata appunto in PFC.
Ora, gli alimentatori a commutazione dei pc sono un esempio classico di
asimmetria. A causa del modo in cui questi apparecchi assorbono la corrente,
finiscono per "sporcare" le perfette onde sinusoidali fornite dalla rete con
armoniche ad alta frequenza le quali non fanno altro che dissipare potenza.
Il deficit che ne risulta deve essere rifornito dalla cabina elettrica
vicino casa e
a seconda dell'abitazione e questo può voler dire correnti elevate in A.
Ma a parte il maggior consumo di energia queste oscillazioni di tensione si
riflettono negativamente anche su altre apparecchiature, in particolare
impianti
Hi-Fi e TV. La contromisura si chiama appunto come detto poc'anzi PFC
la quale serve a contrastare le armonihe disturbatrici direttamente
nell'apparato
(alimentatore) che le ha prodotte.
La PFC viene realizzata in modo passivo mediante l'uso di una bobina o in
modo attivo tramite circuiti elettronici...il primo metodo è meno costoso
ma rende mediamente l'alimentatore più pesante. La soluzione attiva è più
efficace in quanto il rendimento dell'alimentatore arriva anche al 90%
contro
il 70% in media della soluzione passiva, come contro ha dalla sua il costo
più elevato.

Per approfondire l'argomento comunque puoi anche leggere ad esempio
questa pagina:

http://www.elma.it/TESTO/alipfc.htm
Antonino
2005-09-10 14:28:49 UTC
Permalink
Molto interessante, concludendo allora quando si compra un alimentatore
bisogna vedere se ha un pfc vicino a 1 e se questo è attivo?
Post by Lorenz
Post by Antonino
Ho letto nel post di oggi che si parla di pfc attivo o passivo, che cosa è
il pfc?
e che differenza c'è tra attivo e passivo?
Qui bisogna fare una premessa...infatti dal 1 gennaio 2000 è stata varata
la norma DIN EN 6100-3-2. Questa prescrive che alimentatori con potenze
tra i 75 e i 600W e oltre con assorbimento asimmetrico di corrente dalla
presa
di rete debbano riportare l'indicazione di "correzione del fattore di
potenza",
indicata appunto in PFC.
Ora, gli alimentatori a commutazione dei pc sono un esempio classico di
asimmetria. A causa del modo in cui questi apparecchi assorbono la corrente,
finiscono per "sporcare" le perfette onde sinusoidali fornite dalla rete con
armoniche ad alta frequenza le quali non fanno altro che dissipare potenza.
Il deficit che ne risulta deve essere rifornito dalla cabina elettrica
vicino casa e
a seconda dell'abitazione e questo può voler dire correnti elevate in A.
Ma a parte il maggior consumo di energia queste oscillazioni di tensione si
riflettono negativamente anche su altre apparecchiature, in particolare
impianti
Hi-Fi e TV. La contromisura si chiama appunto come detto poc'anzi PFC
la quale serve a contrastare le armonihe disturbatrici direttamente
nell'apparato
(alimentatore) che le ha prodotte.
La PFC viene realizzata in modo passivo mediante l'uso di una bobina o in
modo attivo tramite circuiti elettronici...il primo metodo è meno costoso
ma rende mediamente l'alimentatore più pesante. La soluzione attiva è più
efficace in quanto il rendimento dell'alimentatore arriva anche al 90%
contro
il 70% in media della soluzione passiva, come contro ha dalla sua il costo
più elevato.
Per approfondire l'argomento comunque puoi anche leggere ad esempio
http://www.elma.it/TESTO/alipfc.htm
Lorenz
2005-09-10 14:36:07 UTC
Permalink
Post by Antonino
Molto interessante, concludendo allora quando si compra un alimentatore
bisogna vedere se ha un pfc vicino a 1 e se questo è attivo?
Se usa un PFC attivo allora avrà già tutto "compreso"...;-)

P.S: La prossima volta cerca di quotare meglio...
Antonino
2005-09-10 14:38:36 UTC
Permalink
In che senso quotare meglio?
Post by Lorenz
Post by Antonino
Molto interessante, concludendo allora quando si compra un alimentatore
bisogna vedere se ha un pfc vicino a 1 e se questo è attivo?
Se usa un PFC attivo allora avrà già tutto "compreso"...;-)
P.S: La prossima volta cerca di quotare meglio...
DrFalken
2005-09-10 14:51:08 UTC
Permalink
Post by Antonino
In che senso quotare meglio?
www.google.it -> quoting

Simone.
--
*Joey* : "Allora mi spieghi perché possiamo usare lo stesso sapone?".
*Chandler* : "Perchè quello è sapone! È autopulente!".
*Joey* : "Allora la prossima volta che fai la doccia pensa a qual è l'ultima
parte che m'insapono io e la prima che t'insaponi tu!".
(M.LeBlanc, M.Perry - Friends)
Antonino
2005-09-10 22:48:30 UTC
Permalink
Post by DrFalken
www.google.it -> quoting
Penso che così dovrebbe andare... ;-)
Lorenz
2005-09-10 23:40:25 UTC
Permalink
Post by Antonino
Post by DrFalken
www.google.it -> quoting
Penso che così dovrebbe andare... ;-)
Very good... :-)
Continua a leggere su narkive:
Loading...