Post by Valerio VanniUn supporto digitale invece ha degli stati discreti, è composto
sequenze di zeri e di uni che vengono letti alla stessa maniera da un
lettore scarso e da uno buono. Se in un punto c'è uno zero c'è uno
zero, punto: non è un dettaglio della rugosità che è sfuggito a una
testina da due soldi ma che è rilevato da quella buona.
spiacente contraddirti, ma non e' vero.
non tutte le meccaniche leggono allo stesso modo.
dimentichi i circuiti di correzione, che fanno parte delle meccaniche; la
conversione e' un'altra cosa.
Abbiamo tempo fa, io ed un amico, utilizzato diversi lettori come *solo
meccanica* per l'estrazione dati, ed applicato un convertitore esterno che
di volta in volta collegavamo alle uscite digitali dei lettori.
Ebbene, i migliori risultati sono stati ottenuti con due vecchi lettori
Philips e Marantz che usavano la famosa (per gli addetti ai lavori) CDM9
interamente in metallo, nulla a che fare con le meccaniche da pc da 20 euro
utilizzate sulla maggior parte dei lettori odierni.
Questa meccanica, molto piu' precisa ed insensibile alle vibrazioni di altre
estraeva i dati dal dischetto in modo piu' preciso (che e' un termine
sbagliato, ma e' per rendere l'idea), diciamo che estraeva una maggior
quantita' di dati (senza che il circuito di correzione entrasse in funzione
troppo spesso) che si traduce in una maggior quantita' di dettagli
all'ascolto.
Ovviamente il tutto rapportato al resto dell'impianto ed alle esigenze di
chi ascolta.
C'e' chi si accontenta di ascoltare un mp3 su un compattone, e chi no. Io
no.
A proposito dei circuiti di correzione, racconto un breve aneddoto : anni fa
(una ventina) una prestigiosa casa costruttrice di lettori cd (non ricordo
di preciso quale ma forse era Teac) aveva introdotto un modello di lettore
che aveva un led rosso indicatore dell'intervento del circuito di
interpolazione e correzione degli errori di lettura.
Ebbene, il led era illuminato per il 50% del tempo in cui il cd girava : i
progettisti, alla revisione del modello, tolsero questo indicatore.
Cio' vuol dire che non tutte le meccaniche leggono in maniera uguale, non
tutte le meccaniche leggono allo stesso modo la sequenza ENORME di 0 e 1 ma
il laser qualche volta non riesce ad interpretare la bruciatura presente sul
dischetto (vuoi per un graffio, vuoi per della polvere, vuoi per le
vibrazioni che induce la rotazione del dischetto : non dimentichiamoci che
le tracce sono piccolissime e la precisione di lettura non e' perfetta al
100%), e allora ecco l'intervento del circuito di protezione che *si
inventa*, in base a quanto letto prima, uno 0 piuttosto che un 1.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, anche se detto a grandi
linee; ci sono decine di testi e un'infinita' di link a proposito, e' bene
che chi avesse le idee poco chiare si vada a leggere qualcosa e poi vedra'
che le sue convinzioni verranno meno.
Post by Valerio VanniQuesto non vuole dire che i lettori siano tutti uguali, ci possono
essere differenze a valle (ovvero nella fase della conversione
digitale -> analogico, quando il suono deve essere ricreato). A monte,
però, la lettura digitale non ha differenze di qualità perché appunto
non c'è niente da interpretare.
Non e' cosi' semplice, non e' cosi'( almeno nella pratica : nella teoria di
un modello ideale ti posso dare ragione).
ciao
Piergiorgio
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